MBK 3.0 è la nuova formulazione delle pastiglie MBK con mescole a bassa presenza di rame, che utilizza componenti non pericolosi per l’ambiente.
Da una ricerca negli Stati Uniti è emerso che, con il consumo delle pastiglie freno, il rame ed altri metalli pesanti si depositano sulle strade, andando poi a riversarsi nei torrenti e nei fiumi con pioggia e vento. Il rame è altamente tossico per i pesci e altre specie acquatiche in quanto interferisce con l’olfatto rendendoli più vulnerabili ai predatori e incapaci di seguire i flussi di deposizione delle uova. Analizzando in particolare la baia di Puget Sound nello Stato di Washington, si è scoperto che ogni anno vengono riversati in ambiente più di 60.000 kg di rame e che la popolazione dei salmoni è diminuita del 50%.
In parte degli Stati Uniti, dal 2025, non sarà più possibile commercializzare pastiglie freno per autovetture contenenti rame. In Europa non esistono ancora normative, ma molte case costruttrici come la Mercedes sono partite in anticipo: la Mercedes Classe C nata nel 2014 è già dotata in origine di pastiglie copper free (senza rame). |
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Alle pastiglie MBK 3.0 viene praticato lo scorching. Questo è un trattamento termico superficiale ad alta temperatura che vaporizza parte delle resine, migliorando l’efficienza della pastiglia nelle prime frenate, risultando fin da subito “pronte all’uso”. Infatti, senza questo trattamento, le prime frenate dopo l’installazione di pastiglie nuove, sviluppano un forte calore e, bruciando le resine sulla superficie, generano del gas che, interposto tra pastiglia e disco, funge da «cuscinetto» e riduce notevolmente il coefficiente d’attrito. |
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Uno dei principali miglioramenti tecnici è l’underlayer, un substrato tra supporto metallico e materiale frenante che funge da barriera contro il trasferimento di calore dal disco alle pinze, aumenta notevolmente la resistenza meccanica e risulta efficace nel ridurre le vibrazioni e la rumorosità durante la frenata. |
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Miglioramenti significativi sono stati apportati anche ai supporti metallici e al sistema di ritenzione meccanica della pastiglia: una matrice di uncini che penetrano il materiale d’attrito, assicura un’aderenza più stabile e duratura, rendendo il legame tra i vari strati praticamente indistruttibile |
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Per ogni riferimento viene studiata ad hoc la configurazione degli antivibranti, scegliendo i materiali ed i profili più adatti; il riferimento è la pastiglia O.E., considerata come «standard minimo», ma, in alcuni casi, optiamo per soluzioni migliorative, aggiungendo ulteriori strati. |
Codice | Applicazione car | Applicazione truck |
FT 11 | Auto passeggeri ant e post | Per furgoni fino a 2,5 ton |
FT 20 | Auto passeggeri a breve percorenza (ad es. senza patente) | |
FT 35(dal 2021) | Berline e sportive di lusso Ant e Post Auto elettriche | |
FT 80 | Post LCV da 2,5 a 5,0 ton Ant e post veicoli industriali leggeri (sopra le 12 ton.) |
L’impianto frenante già oggetto di miglioramenti verrà ulteriormente evoluto per fare fronte alle nuove necessità di: